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Il cortisolo è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, regola il metabolismo, la pressione arteriosa e il ritmo sonno-veglia. Negli ultimi mesi è finito al centro di video virali e post sui social network che lo indicano come causa di insonnia, aumento di peso e gonfiore al volto. Ma secondo l’endocrinologa Annamaria Colao, vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità e docente all’Università Federico II di Napoli, gran parte delle informazioni diffuse online sono scorrette. L’esperta, intervistata dal Corriere della Sera,  ha spiegato che è noto come ormone dello stress, ma andrebbe chiamato ormone della vita. Infatti, non è la causa dello stress, non serve misurarne i livelli senza sintomi clinici e non può essere abbassato con integratori o farmaci, salvo nei casi di malattie endocrine specifiche. Solo uno stile di vita corretto può riequilibrarne la produzione.

Livelli alti di cortisolo sono rari

Un altro mito diffuso è che il cortisolo sia spesso troppo alto. Colao precisa che l’ipersecrezione di questo ormone è rara e legata a patologie precise. Tra le cause patologiche ci sono il morbo di Cushing, tumori del surrene o dell’ipofisi, oppure l’assunzione prolungata di farmaci a base di cortisone, chimicamente simile al cortisolo. In assenza di queste condizioni, i livelli seguono un ritmo circadiano: sono più alti al mattino presto e diminuiscono progressivamente durante la giornata. Per questo il cortisolo è anche definito “ormone del risveglio”. Lo stress cronico può tuttavia alterare l’equilibrio, con effetti sul benessere fisico e mentale. Ma non è la regola.

Nessun esame se non ci sono sintomi

Inserire il cortisolo negli esami del sangue di routine, secondo Colao è una pratica inutile in assenza di sintomi. Misurare il cortisolo al mattino, come avviene normalmente, restituisce un valore fisiologicamente elevato, che non ha significato clinico. Infatti, ha un bioritmo preciso, spiega l’endocrinologa: il picco è tra le sei e le otto del mattino, quindi un valore alto in quella fascia oraria non deve allarmare. Solo in presenza di sintomi precisi, e sotto prescrizione medica, il dosaggio del cortisolo può avere una funzione diagnostica.

Farmaci e integratori

Tra le false credenze diffuse online c’è l’idea che si possano ridurre i livelli di cortisolo con farmaci o integratori. Anche in questo caso, la risposta è negativa. I farmaci si usano solo in presenza di una malattia endocrina, come un tumore o il morbo di Cushing, chiarisce Colao. Se il cortisolo è elevato a causa dell’obesità o del sovrappeso, l’unica strategia efficace è il cambiamento dello stile di vita: alimentazione bilanciata, attività fisica regolare, riduzione dello stress. Gli integratori proposti come “anti-cortisolo” non hanno dimostrato efficacia clinica. Una terapia nutrizionale è molto più utile per ristabilire l’equilibrio ormonale.

Può alterare il sonno, ma non lo causa

Il rapporto tra cortisolo e insonnia è reale, ma va chiarito. Non è l’ormone a causare direttamente i disturbi del sonno. Tuttavia, se i livelli restano elevati nelle ore serali, possono ostacolare il rilassamento e il riposo. Questo perché il cortisolo è appunto l’ormone che favorisce la veglia. Colao ricorda che chi assume cortisone come farmaco sperimenta spesso un’interruzione del ritmo sonno-veglia. L’effetto non è diretto, ma circolare: meno si dorme, più aumenta il cortisolo, e viceversa.

Favorisce l’aumento di peso

Il legame tra cortisolo e peso corporeo è documentato. Durante periodi di stress, il corpo aumenta la produzione di glucosio per fornire energia immediata, convertendo proteine e grassi in zuccheri. «La quantità di zucchero che non riusciamo a utilizzare viene accumulata sotto forma di grasso», spiega Colao. Si può quindi parlare di un tipo di obesità legata al cortisolo, che ha caratteristiche riconoscibili: il tronco si allarga, il grasso si concentra su addome, seno e parte superiore della schiena. Il cosiddetto “gibbo di bufalo” è un accumulo di tessuto adiposo tra collo e spalle. Braccia e gambe diventano più magre per effetto della perdita di massa muscolare. Tuttavia, il semplice aumento di peso in menopausa o perimenopausa non è legato solo al cortisolo: entrano in gioco anche i cambiamenti metabolici. La soluzione è sempre la stessa: alimentazione controllata e attività fisica costante.

La “faccia da cortisolo” esiste, ma ha segni precisi

Un’altra affermazione diffusa sui social, diventata virale su TikTok, è che il cortisolo causi un viso gonfio e rotondo. L’espressione “cortisol face” è accompagnata dal messaggio: “You’re not ugly, you’re just cortisol face”. Ma Colao precisa che la “faccia da cortisolo” ha caratteristiche mediche ben definite. Si chiama facies lunare: viso tondo, gonfio, con colorito rosso e spesso accompagnato da ipertricosi, cioè crescita anomala di peli. Non basta avere un volto paffuto per parlare di ipercortisolemia. Servono sintomi sistemici e un’analisi endocrinologica.

Cortisolo: informazioni errate sui social

Gran parte delle convinzioni oggi diffuse sul cortisolo deriva da contenuti pubblicati online, senza base scientifica. Video, post e consigli virali promuovono esami inutili, integratori inefficaci e diagnosi scorrette. L’endocrinologa invita a non fidarsi dei contenuti improvvisati e a rivolgersi a medici specializzati per ogni valutazione. Le patologie reali che alterano il cortisolo sono rare e ben documentate nella letteratura scientifica. In tutti gli altri casi, è lo stile di vita il fattore più importante per mantenere questo ormone nei suoi valori fisiologici.

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