La curcuma è una spezia aromatica originaria dell’India, viene utilizzata in cucina per insaporire alcuni piatti. Tuttavia è presente anche in molti integratori nutrizionali. Infatti, nella medicina tradizionale ayurvedica, viene usata da secoli per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Molti studi hanno dimostrato gli effetti positivi della curcuma. Alcune ricerche addirittura ipotizzano possa contribuire a rallentare lo sviluppo tumorale. Ad oggi però non ci sono prove sufficienti.
Azione antinfiammatoria
La curcuma è nota soprattutto per la sua azione antinfiammatoria. Il principio attivo potrebbe inibire l’attività di enzimi coinvolti nella produzione di mediatori dell’infiammazione come l’interleuchina-1 beta, il fattore di necrosi tumorale e il fattore di crescita delle cellule endoteliali. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Journal of Alternative and Complementary Medicine” l’assunzione di curcuma ridurrebbe significativamente i sintomi dell’artrite reumatoide. Quest’ultima è una malattia autoimmune che provoca infiammazione articolare. Durante lo studio, i partecipanti hanno assunto 500 mg di curcuma tre volte al giorno per otto settimane e hanno riportato una significativa riduzione del dolore e del gonfiore articolare.
Curcuma contro l’invecchiamento
La curcumina è anche un antiossidante, in grado di neutralizzare i radicali liberi e prevenire i danni cellulari causati dallo stress ossidativo. Uno studio pubblicato sulla rivista “Molecular Nutrition and Food Research” ha dimostrato che la curcumina può migliorare la funzione mitocondriale e ridurre lo stress ossidativo in un modello animale di malattia di Parkinson. Inoltre, uno studio pubblicato sulla rivista “The American Journal of Clinical Nutrition” ha dimostrato che l’assunzione di 80 mg di curcuma al giorno per sei settimane può aumentare significativamente i livelli di antiossidanti nel sangue.
Proprietà antitumorali
La curcumina è stata studiata anche per le sue proprietà antitumorali. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Cancer Letters” potrebbe inibire la crescita delle cellule tumorali del colon, riducendo la formazione di colonie e inducendo l’apoptosi, ovvero la morte programmata delle cellule. Secondo un altro studio pubblicato sulla rivista “Molecular Cancer Therapeutics” la curcumina potrebbe bloccare la crescita delle cellule tumorali del pancreas, riducendo l’espressione di proteine coinvolte nella proliferazione cellulare e nella resistenza alla chemioterapia.
Curcuma e depressione
La curcumina ha dimostrato effetti benefici sulla salute mentale in uno studio pubblicato sulla rivista “Phytotherapy Research”. Dai risultati è emerso che l’assunzione di curcumina può migliorare i sintomi della depressione in pazienti con disturbo depressivo maggiore.
Secondo un altro studio, pubblicato sulla rivista “Journal of Psychopharmacology”, la curcumina può migliorare la memoria di lavoro e la funzione cognitiva in persone anziane sane.
Curcuma e sistema immunitario
La curcumina è anche nota per la sua azione sul sistema immunitario. Uno studio pubblicato sulla rivista “Phytotherapy Research” dimostra che l’assunzione di curcuma può aumentare il numero di cellule T nel sangue e migliorare la risposta immunitaria del corpo.
Secondo un altro studio pubblicato sulla rivista “Journal of Ethnopharmacology”, la curcumina può aumentare l’attività delle cellule natural killer, un tipo di cellula immunitaria che svolge un ruolo importante nella difesa contro i tumori e le infezioni.
La curcuma dimostra effetti positivi sulla salute, tuttavia la curcumina ha una bassa biodisponibilità, cioè la capacità di essere assorbita dal corpo. In generale, è opportuno rivolgersi al proprio medico prima di assumere qualsiasi integratore o modificare la dieta. Secondo gli esperti, nel caso di integratori è importante che abbiano una buona biodisponibilità. Per quanto riguarda la curcuma come spezia, in cucina andrebbe abbinata ad altri alimenti o condimenti che ne migliorino l’assorbimento.