Skip to main content

Con l’arrivo dell’estate, molte persone cercano metodi rapidi per perdere peso. Tra le soluzioni più diffuse sui social c’è la dieta mono cibo, un regime alimentare estremo che consiste nel consumare un solo tipo di alimento per un periodo limitato. Gli esempi più comuni includono diete a base di ananas, mela, anguria, pesca o carciofo. Alcune versioni si concentrano su cereali come il riso, oppure su cibi proteici come tonno o latte.

La promessa è quella di semplificare l’alimentazione e ottenere risultati rapidi, senza sforzi complessi. Questo approccio attira per la sua apparente facilità e immediatezza. Il suo successo è alimentato da influencer e personaggi famosi che ne parlano come di un trucco efficace per perdere peso velocemente. Tuttavia, l’effetto che si ottiene non è duraturo, e le conseguenze possono essere gravi per la salute. Ne parla su The Conversation Ana Montero Bravo, docente universitaria ed esperta di nutrizione, presso la Facoltà di Farmacia dell’Università CEU San Pablo (Spagna).

Perdita di peso temporanea e rischio effetto rimbalzo

Le dieta mono cibo si basano su una drastica riduzione dell’apporto calorico. Questo può provocare una perdita di peso rapida, ma non stabile. Il primo effetto è l’abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue. Per compensare, l’organismo attiva alcuni meccanismi di riserva. Inizialmente utilizza il glicogeno epatico, che è la principale fonte di glucosio tra i pasti o durante il digiuno. Quando anche questa riserva si esaurisce, il corpo inizia a degradare la massa muscolare per ottenere aminoacidi che, attraverso altre vie metaboliche, possono essere trasformati in glucosio.

Questo processo può portare, se prolungato, a una perdita significativa di massa muscolare e ad alterazioni metaboliche. La perdita di peso ottenuta con una dieta mono alimentare è quindi dovuta principalmente alla perdita di acqua e muscoli, non di grasso corporeo. Quando si torna a un’alimentazione normale, è frequente recuperare velocemente il peso perso. Questo fenomeno è noto come effetto rimbalzo. In sintesi, la dieta mono cibo può generare una rapida perdita di peso, ma non aiuta a mantenere i risultati nel tempo e non favorisce abitudini alimentari sane.

Dieta mono cibo: nessun beneficio duraturo secondo la scienza

Non esistono evidenze scientifiche che dimostrino benefici duraturi legati alle diete con un solo alimento. Alcune persone riferiscono una sensazione di leggerezza o una migliore digestione. Tuttavia, questi effetti possono essere legati più all’eliminazione di alimenti ultra processati che alla dieta stessa. L’elemento “detox” spesso attribuito a queste diete si basa su un effetto placebo.

La convinzione di purificare l’organismo può far sentire meglio, anche in assenza di cambiamenti fisiologici reali. Ma la sensazione soggettiva non equivale a un beneficio oggettivo. Dal punto di vista medico e nutrizionale, non ci sono prove che una mono diet migliori il metabolismo, favorisca la depurazione o porti benefici misurabili alla salute. Le promesse di queste diete non sono supportate da dati scientifici.

I rischi della dieta mono cibo: carenze nutrizionali e problemi di salute

Seguire una dieta basata su un solo alimento per lunghi periodi può essere pericoloso. Il rischio principale è rappresentato dalla carenza di nutrienti essenziali. Mangiare sempre lo stesso alimento impedisce di assumere le proteine, i grassi buoni, le vitamine e i minerali di cui il corpo ha bisogno. Le conseguenze possono includere disturbi digestivi, alterazioni del metabolismo, problemi muscoloscheletrici, squilibri ormonali e disfunzioni elettrolitiche. Le persone con patologie pregresse possono essere più vulnerabili. Un altro rischio importante è lo sviluppo di un rapporto malsano con il cibo, segnato da restrizioni e sensi di colpa. Nei casi estremi, questo può favorire l’insorgenza di disturbi alimentari come ortoressia o anoressia nervosa. Inoltre, un apporto radicalmente ridotto di nutrienti può compromettere l’equilibrio dei neurotrasmettitori cerebrali, contribuendo a irritabilità, stanchezza e riduzione del benessere emotivo. Questi effetti collaterali rendono la dieta mono cibo un’opzione rischiosa, soprattutto se seguita senza supervisione medica.

Perché è così diffusa nonostante i rischi

Nonostante le evidenze scientifiche contrarie, questa dieta continua a essere molto popolare, in particolare online. La sua diffusione è legata alla promessa di risultati rapidi con il minimo sforzo. In molti casi è promossa da influencer o celebrità, che le attribuiscono un’efficacia priva di fondamento medico. Questa esposizione mediatica conferisce credibilità a un metodo che non ne ha.

Alla base del successo delle diete mono alimentari ci sono anche la disinformazione, la pressione estetica e la mancanza di educazione alimentare. Molti utenti, alla ricerca di soluzioni rapide e semplici, scelgono questi regimi senza informarsi sui rischi. La ripetizione di messaggi errati contribuisce a rafforzare false credenze nutrizionali. Il problema non è solo individuale ma culturale, alimentato da modelli sociali poco realistici e da un uso distorto dei mezzi di comunicazione.

Conclusioni: perché evitare la mono diet e cosa fare invece

La mono diet può avere un effetto temporaneo sulla perdita di peso, ma non è efficace sul lungo periodo, conclude l’esperta. È potenzialmente pericolosa e non offre benefici per la salute. I rischi superano di gran lunga i vantaggi apparenti. Non dovrebbe essere considerata una soluzione per il controllo del peso né promossa come strategia di benessere. Il modo più sicuro per raggiungere e mantenere un peso sano resta una dieta equilibrata, varia e supportata da un’attività fisica regolare. La prevenzione passa attraverso l’educazione nutrizionale e l’adozione di abitudini sostenibili. Affidarsi a un professionista della nutrizione è il primo passo per ottenere risultati sicuri e duraturi.

Fonte: The Conversation, “Single-food ‘mono diets’: are they effective, pointless, or just plain dangerous?

Lascia un commento