Un corpo muscoloso, asciutto, scolpito. È l’immagine dominante sui social, dove influencer, celebrità e utenti comuni pubblicano contenuti che esaltano il fisico perfetto. Il risultato, secondo Alison Fixsen, docente alla University of Westminster, è l’aumento di una nuova forma di disturbo alimentare: il muscularity-oriented disordered eating, o Mode. Lo ha spiegato in un approfondimento pubblicato su The Conversation.
Cos’è il Mode e perché riguarda soprattutto i giovani uomini
Il Mode si manifesta con comportamenti finalizzati alla crescita muscolare, che possono mettere a rischio la salute fisica e psichica. Chi ne soffre assume quantità elevate di integratori proteici, segue diete molto rigide, traccia ossessivamente i macronutrienti e controlla costantemente l’aspetto del proprio corpo. A differenza dei “classici” disturbi alimentari, come anoressia e bulimia, che intrappolano soprattutto le donne, questo disturbo riguarda quasi esclusivamente i giovani uomini. Può danneggiare le relazioni, compromettere la vita quotidiana e ridurre il benessere mentale.
Social media e corpi irraggiungibili: come funziona la pressione visiva
Secondo Fixsen, le piattaforme come Instagram e TikTok sono piene di contenuti “fitspiration”: pose studiate, trasformazioni fisiche e corpi ideali che creano aspettative irrealistiche. Gli algoritmi favoriscono le immagini più impattanti, generando un effetto distorsivo. Questo non solo alimenta l’ossessione per il corpo, ma aumenta il rischio di sviluppare comportamenti insani. Gli utenti assorbono messaggi che associano salute e successo a un preciso tipo di fisico, difficile da raggiungere e mantenere.
Influencer, integratori e stili di vita estremi
Alcuni influencer promuovono l’uso quotidiano di integratori, allenamenti pesanti, monitoraggi alimentari serrati e persino sostanze come steroidi anabolizzanti. Alcuni stringono accordi con aziende del settore, diventando il volto di marchi che vendono prodotti proteici. Questo spinge gli utenti a imitarli, senza valutare i rischi o chiedere prima consiglio al proprio medico. L’aspetto commerciale aggrava il problema: la pressione si trasforma in consumo e adozione di comportamenti potenzialmente dannosi.
L’età universitaria è la più esposta all’ossessione per i muscoli: lo studio
Secondo uno studio del 2019 citato da Fixsen, il 22% dei maschi e il 5% delle femmine tra i 18 e i 20 anni mostra comportamenti compatibili con il Mode. Gli studenti universitari, in particolare, sono vulnerabili: passano molto tempo sui social e sono per la prima volta autonomi nella gestione della dieta. Il Mode è legato all’ossessione per il corpo e alla percezione di non essere abbastanza muscolosi. È stato associato anche a un basso indice di massa corporea, uso di integratori, pratiche di sollevamento pesi e consumo di alcol tra i maschi. Nelle femmine si evidenziano sintomi depressivi e livelli più alti di ansia.
Diffuso in tutto il mondo, il Mode ha conseguenze
Il disturbo è stato rilevato in diversi Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada e Iran. Gli effetti non sono solo mentali o sociali, ma anche fisici. La focalizzazione sulla crescita muscolare può sfociare in altri disturbi alimentari come il binge eating o l’ortoressia nervosa, ossia l’ossessione per il cibo sano. Le comunità del fitness ne sono spesso terreno fertile.
Una ricerca statunitense ha rilevato che oltre l’80% degli studenti universitari maschi usa proteine in polvere e più del 50% assume creatina. Tra gli utilizzatori di steroidi anabolizzanti, l’82% appartiene alla stessa fascia. Gli steroidi sono associati a effetti collaterali rilevanti: oscillazioni dell’umore, disfunzioni sessuali, rischi per cuore e fegato.
Gli integratori non sempre fanno bene: i rischi da eccesso
Il fabbisogno proteico aumenta con l’attività fisica, ma eccedere è pericoloso. Molti prodotti sono lavorati industrialmente e possono contenere edulcoranti, addensanti o metalli pesanti come piombo e alluminio. Il loro uso prolungato è stato collegato a disturbi intestinali e metabolici. Non devono sostituire le fonti naturali di proteine, come legumi, carne, pesce o latticini.
Vita sociale e mentale compromesse: il prezzo della disciplina estrema
Chi sviluppa Mode tende a dare priorità assoluta a dieta e palestra. Questo può avere un impatto sul lavoro, sullo studio e sulle relazioni. In uno studio citato da Fixsen, alcuni culturisti dichiarano di sentirsi in colpa se escono dal proprio regime alimentare, tanto da compromettere la vita lavorativa. Le donne con Mode riportano alti livelli di ansia, depressione e isolamento.
Prevenzione del Mode: il fitness non deve diventare ossessione
Per l’esperta, è fondamentale riconoscere il Mode come un rischio reale per la salute pubblica. Serve promuovere una cultura del benessere meno focalizzata sull’aspetto fisico. Le scuole, le università, i personal trainer e le palestre dovrebbero imparare a riconoscere i segnali di eccessiva attenzione al corpo e agire per prevenirne l’evoluzione in comportamenti dannosi.
Fixsen sottolinea la necessità di identificare i fattori di rischio e agire prima che il problema si aggravi. Chiede anche maggior responsabilità all’industria del fitness, per contribuire a contrastare la promozione di modelli di successo spesso irrealistici e dannosi.