Papa Francesco, 88 anni, è ricoverato da oltre una settimana al Policlinico Gemelli di Roma a causa di una polmonite bilaterale complicata da un’infezione polimicrobica. I medici hanno espresso preoccupazione per il rischio di sepsi. Questa grave complicanza insorge quando i patogeni dell’infezione polmonare entrano nel flusso sanguigno (setticemia) e danneggiano gli organi.
Cos’è la sepsi, il rischio più grave per Papa Francesco
La sepsi è una risposta infiammatoria sistemica dell’organismo a un’infezione, spesso di origine batterica, ma talvolta causata da virus o funghi. Questa condizione può danneggiare tessuti e organi, compromettendone il funzionamento e, in assenza di un intervento tempestivo, risultare fatale. La diagnosi richiede l’identificazione del patogeno responsabile attraverso esami specifici.
Sintomi e segnali d’allarme
I sintomi iniziali della sepsi includono febbre alta o, al contrario, ipotermia, aumento della frequenza cardiaca, respirazione rapida e confusione mentale. In alcuni casi, la pressione arteriosa può diminuire drasticamente, portando a uno stato di shock settico. È fondamentale riconoscere questi segnali e intervenire prontamente per evitare gravi complicazioni.
L’importanza di un intervento tempestivo
Il trattamento della sepsi si basa sulla somministrazione immediata di antibiotici, preferibilmente entro un’ora dalla diagnosi. Questo approccio è cruciale per ridurre il rischio di mortalità. Tuttavia, l’antibiotico-resistenza rappresenta una sfida ulteriore, poiché alcuni patogeni possono non rispondere ai trattamenti standard. Ogni ora di ritardo nella somministrazione di una terapia efficace aumenta del 7% il rischio di esiti negativi.
La sepsi in Italia
In Italia, la sepsi rappresenta una causa rilevante di mortalità. Secondo il “Libro Bianco 2023” dell’Osservatorio Nazionale sull’Antimicrobico Resistenza, nel 2020 si sono registrati circa 70.000 decessi correlati a questa condizione, equivalenti a 200 morti al giorno.
La situazione di Papa Francesco
Nonostante la gravità della situazione, i medici riferiscono che Papa Francesco è di buon umore e continua a svolgere alcune delle sue funzioni dall’ospedale. Tuttavia, la presenza di un’infezione ai polmoni comporta il rischio che i germi possano entrare nel sangue, causando una sepsi. Pertanto, il Papa resterà ancora ricoverato.
Prevenzione
La prevenzione della sepsi passa attraverso una gestione efficace delle infezioni e l’uso appropriato degli antibiotici. Sono più esposti al rischio le fasce di popolazione più vulnerabili, come anziani e persone con patologie croniche.